2022 – ANTIQUA

Venerdì 21 ottobre 2022 ore 21,00

Oratorio di Santa Chiara – Bra

“ENSEMBLE TERRA D’OTRANTO”

Angelo De Leonardis canto, voce narrante

Nadia Esposito canto, voce narrante, danza

Doriano Longo violino barocco

Giuseppe Petrella chitarra spagnola

Pierluigi Ostuni tiorba

Roberto Chiga  percussioni

Tarantule, Antoditi e Follie

La terapia musicale del tarantismo nelle fonti antiche

PROLOGO

Aria grave – Orrio to fengo (Bella la luna)

LE PRIME FONTI (ATHANASIUS KIRCHER)

(da “Musurgia Universalis sive Ars Magna Consoni et Dissoni”, Roma 1660)

Sulla Tarantola – Antidotum Tarantulae – Stu pettu è fattu cimbalu d’Amuri – 

Tarantella in tono hypodorico

Primus, secundue et tertius modus tarantellae – Tarantella tonum phrygium

IN SPAGNA

Spagnoletto (H. Montisardui, 1606 )

Il medico e il musicista scettico, da “Indagine Su Un Uomo Morso Dalla Tarantola” di Don

Pedro Francisco Doménech y Amaya (Spagna, 1790)

Aria di Spagna (anon. sec. XVII)

Follias (H. Montisardui, G. Sanz, anon. sec. XVII)

PENE D’AMORE

Il marchese Palmieri, da “Viaggio in Magna Grecia” di Johann Hermann von Riedesel

(Zurigo, 1771)

Agapiso (anon. Sec. XVII)

Battaglia di Tarantelle (anon. Sec. XVII e XVIII)

TERRA D’OTRANTO – IL RIMORSO

Diverse Partite per tamburo (R. Baker)

La terra di Puglia, da “La Taranta” di Salvatore Quasimodo (Salento, 1962)

Lamento di tarantata

Pizzica tarantata

La Sanvitese

L’Ensemble Terra d’Otranto, fondato nel 1991, è costituito da musicisti professionisti specializzati nella prassi esecutiva della musica tardo-rinascimentale e barocca.  I loro studi si sono svolti presso Accademie e Scuole di Musica in Italia, Francia, Belgio e Inghilterra. 

Il progetto iniziale del gruppo era quello di far conoscere o riportare alla luce le opere più significative degli autori dell’antica Terra d’Otranto. Nel corso del lavoro di ricerca, tuttavia, i musicisti hanno constatato la necessità di esplorare anche quel repertorio popolare che fra XVI e XVIII secolo ha caratterizzato le espressioni musicali e poetiche più originali del Salento.  L’Ensemble Terra d’Otranto è presente nei programmi dei principali festival di musica antica italiani ed europei, viene inoltre invitato ad esibirsi in occasione di convegni universitari sul periodo barocco e sulle forme di terapia musicale del tarantismo.  Diverse sono le produzioni effettuate dal gruppo con compagnie teatrali pugliesi oltre che con enti ed istituzioni varie, fra cui: Teatro Reale di Cetinje (Montenegro), Teatro Pubblico Pugliese, Regione Puglia, Provincia di Lecce, Città di Alessano, Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali e Facoltà di Filologia Linguistica dell’ Università di Lecce, Accademia di Belle Arti di Lecce, RAI Radio Televisione Italiana, E.C.CO. Eastern College Consortium (U.S.A.), Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Alcune di queste hanno ricevuto prestigiosi riconoscimenti dalla critica (il cortometraggio “Tarantule, Antidoti e Follie”, prodotto da RAI Due, ha ricevuto la menzione d’onore al festival internazionale di Varsavia sulle produzioni televisive) e dal pubblico (del CD “Mila, Mila Dòdeka”, prodotto nel 2004 da Velut Luna e distribuito dalla rivista Audiophile Sound, sono state distribuite oltre 15.000 copie in Italia e in Svizzera).  Nel mese di Luglio del 2018 l’ETdO ha effettuato in prima assoluta una registrazione di arie, danze e mottetti tratti da importanti opere di Gerolamo Melcarne, “Il Montesardo”, musicista del primo Seicento originario del Capo di Leuca (Salento); nello stesso anno è stato prodotto “Zoì ce Agapi”, dedicato alla cultura grika in Terra d’Otranto. Entrambi i progetti, prodotti da Studio GLM e distribuiti dalla casa discografica Baryton, sono risultati vincitori del bando pubblico Puglia Sounds Record della Regione Puglia, sono stati recensiti da importanti riviste musicali e presentati su Radio Tre (La Stanza della Musica) e Radio Vaticana (Lo Scrigno Musicale). 

Il gruppo ha realizzato altri progetti discografici per Salento altra Musica, Velut Luna, Il Manifesto, Orfeo, Audiophile Sound, casa editrice ARGO, Radio Italia, RAI Due TV e Radio Tre RAI.

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Venerdì 28 ottobre 2022 ore 21,00

Confraternita della Croce Nera – Saluzzo

“FAIRY CONSORT”

Luca Dragani  flauti dolci, viola da gamba 

Luca Matani violino barocco 

Walter D’Arcangelo clavicembalo

“La suave armonia” 

Musica nel Seicento Italiano

Andrea Falconieri (1585 – 1656)

Passacalle a 3, Canzona detta L’ Austria, La Suave Melodia, Brando dicho El Melo, 

La Avellina, La Gioiosa a 3, Canzone detta L’Eroica con la sua Ciaccona, Spiritillo Brando

Dario Castello (prima metà del XVII Sec.)

Sonata I a violino solo e b.c.

Salomon Rossi Hebreo (1570 – 1630)

Sinfonia a 3 o a 4

Sinfonia a 3 o a 5

Sonata V sopra una Canzone Francese

Andrea Falconieri

La Follia a 3

Il Fairy Consort nasce nel 1982 a Chieti, con lo scopo di riscoprire e valorizzare il repertorio Rinascimentale e Medioevale con strumenti d’epoca e secondo le regole d’esecuzione che gli studi più approfonditi di filologia ed organologia dettavano. A tal scopo i componenti del Fairy Consort hanno seguito Corsi specialistici e Master Classes con insegnanti fra i quali Pedro Memelsdorff, Wayne Hankin, Andrew van der Beek, Lorenzo Alpert, Jurgen Jurgens, Enrico Gatti, Sandro Naglia, Sergio Balestracci, Marina Scaioli, Roberto Gini, Stefano Bragetti ed altri presso Istituzioni quali la Fondazione Cini di Venezia, la FIMA (già SIFD) a Urbino, l’Accademia Musicale Pescarese ed altri.

Il Fairy Consort ha partecipato ad importanti rassegne quali il VII Festival di Musica Antica di Zielona Gora (Polonia), l’XI edizione di Musicarcaica a Padova, la 54° Rassegna Concertistica della società Arcangelo Speranza di Taranto, Musica Cortese 2006, Friuli, I Luoghi del Tempo e dello Spirito, Ravenna, 2002 e 2005, Borgo Sonoro 2006, Majellarte, Musica Italiana, Isernia, Altoliventina Festival 2007, Friuli; Slovenia, Rassegna Musicale di Novo Mesto, 2009; Polonia, XX Festival di Musica Sacra di Varsavia, I Concerti dell’Istituto Italiano di Cultura, Varsavia, 2010; Svizzera, XIII Churer SommerKonzert, Coira, 2011; Concerti a Lume di Candela, Mirna Pec, Slovenia, 2015, Società Dante Alighieri, Katowice, Polonia, 2017 e 2019 ed altre.

Dal 2000 organizza a Chieti ‘Musica e…’ una rassegna internazionale di incontri culturali e musicali a tema, che quest’anno giunge alla XX edizione.

Nel 2008 ha inciso il CD Arte di Musica per la casa discografica Panidea. Attualmente esaurito, il CD è scaricabile online da Amazon, Google Play ed iTunes. 

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Venerdì 4 novembre 2022 ore 21,00

Confraternita della Croce Nera – Saluzzo

“DUO CASONATO GEREMIA”

Marco Casonato viola da gamba

Gianluca Geremia liuto e tiorba

Musiche italiane e inglesi alla corte di Inghilterra tra cinquecento e seicento

J. Dowland J. The frog Galliard

Pavana lachrymae

Fantasia prima

H. Butler  Division in e minor

C. Simpson  Division 7

R. Rognoni  Modo difficile di passeggiar alla Bastarda : 

 Ancor che col partire

G. Dellacasa  Ben qui si mostra il ciel

D. Norcombe  The Cormack Almaine

 Division in c minor

T. Hume The Passion of musicke

Paul Steepie From the Playford dance Master  

Marco Casonato è nato a Voghera nel 1987. Diplomatosi in violoncello nel 2012 presso il Conservatorio Vivaldi di Alessandria, a settembre 2015 consegue con il massimo dei voti la laurea triennale in Viola da Gamba, allievo di Cristiano Contadin, presso il Conservatorio Marcello di Venezia. Ha conseguito il master in viola da gamba presso il Mozarteum di Salisburgo, allievo di Vittorio Ghielmi. Ha all’attivo numerose esperienze musicali, che lo hanno portato a suonare in importanti teatri come l’Olimpico e il Teatro Nuovo di Vicenza sotto la guida di direttori quali Alfredo Bernardini e Paolo Faldi, sia nel ruolo di continuista sia di solista. Nel settembre 2013 è tra i componenti del gruppo La Venexiana diretta da Claudio Cavina, per un concerto all’interno del festival MITO , incentrato sulla produzione di Gesualdo da Venosa. Intensa è l’attività musicale nella città di Venezia, con partecipazione ad eventi quali il premio Campiello a Palazzo Ducale e il concerto per Le Sacre Ceneri organizzato dalla fondazione Levi a febbraio 2015. Risulta vincitore nel maggio 2015, in trio con il soprano Ilenia Tosatto e il clavicembalista Alberto Maron, del Premio Nazionale delle Arti intitolato a Claudio Abbado, nella sezione musica da camera per strumenti antichi, concorso svoltosi a Palermo. Ha seguito corsi con importanti solisti e direttori, tra cui Cristophe Coin, Federico Maria Sardelli e Gabriel Garrido, quest’ultimo nell’ambito della rassegna Rencontres Baroque de Montfrin, a settembre 2015. Suona una viola francese a 7 corde, copia di N. Bertrand anno 1702. 

Gianluca Geremia ha iniziato lo studio del liuto presso la SMAV (Scuola di Musica Antica di Venezia) sotto la guida del M° Massimo Lonardi. Ha conseguito nel 2014 la laurea in Liuto rinascimentale con il massimo dei voti e lode presso il Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia e laurea magistrale in Tiorba presso lo stesso istituto con lode sotto la guida del M° Tiziano Bagnati. Ha seguito corsi di composizione contemporanea e composizione e contrappunto rinascimentale presso il conservatorio di Venezia rispettivamente con il M° Riccardo Vaglini e il M° Marco Gemmani. Fa parte dell’ensemble La Vaghezza con il quale ha vinto il primo premio del concorso internazionale “Maurizio Pratola” ( L’Aquila, 2016) ed il primo premio, premio del pubblico e premio Barenraiter del “Handel Competition” (Göttingen, 2018). Attualmente il gruppo è ensemble in residence presso il progetto europeo Eeemerging.Ha collaborato e collabora con diverse formazioni tra le quali: “Modo Antiquo”, “Il Pomo d’Oro”, “Les Musiciens du Louvre”, “Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia”, “Orchestra del teatro La Fenice”, “Orchestra Sinfonica Nazionale Rai”, “Mare Nostrum”, “I solisti della Cappella Marciana”, “Venice Baroque Orchestra”, “Konzerthausorchester Berlin”, “Bayerisches Kammerorchester”.

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Venerdì 11 novembre 2022 ore 21,00

Oratorio di Santa Chiara – Bra

“ENSEMBLE ORFEO FUTURO”

Giovanni Rota violino e maestro di concerto

Rebeca Ferri violoncello

Michele Carreca tiorba e chitarra barocca

Gilberto Scordari clavicembalo

Il programma è un percorso di brani strumentali “italiani” e francesi intorno al compositore genovese di scuola napoletana Giovanni Antonio Guido. Nato a Genova nel 1675 si trasferisce a Napoli nel 1683 e studia violino con N. Vinciprova. Dopo qualche anno al servizio della Cappella Reale si trasferisce a Parigi intorno al 1702 al servizio del duca d’Orleans. La raccolta di Sonate del Libro I viene stampata a Parigi nel 1726 e consta di 6 Sonate tutte in tonalità maggiore. Si tratta di sonate “da camera” per violino con accompagnamento di “Basso” e “Clavicembalo” scritte tipicamente in stile italiano. I movimenti sono molto eterogenei e si presentano sia sotto forma di “danza” (Sarabanda, Gavotta) che in forma “descrittiva” (Piacevole, Gratioso, La caccia). Il Guido ebbe maggior fama sia come violinista che come compositore; seppe ben intrecciare lo stile italiano con quello francese. J.-L. Le Cerf de la Viéville, nella Comparaison de la musique italienne et de la musique française (Paris 1705, passim) lo incluse nella lista dei famosi violinisti italiani; Titon du Tillet, ne Le Parnasse françois, (Paris 1732, p. 756) cita il G. tra i più abili musicisti italiani. Ancora a diversi anni di distanza J. Hawkins (A general history of the science and practice of music, 2a ed., London 1853, p. 808) lo inserì in un elenco che comprende alcuni dei più noti musicisti dell’epoca. Il progetto è stato oggetto di una prima registrazione assoluta dell’integrale di tutte le Sonate per l’etichetta Da Vinci Classics.

R. DE VISÉE (1650 ca.-1725) Chaconne

G.A. GUIDO (1675-1730 ca.) Sonata n. 2 in La magg.

Adagio – Allegro e non presto – Gratioso – Allegro

G. BONONCINI (1670-1747) Sonata n. 1 in La min.

Andante, Allegro, Grazioso, Menuet

G.A. GUIDO Sonata n. 5 in Re magg.

Adagio – Allegro e spiccato – Adagio – La caccia Allegro

A. SCARLATTI (1659-1725) Toccata sesta in Sol magg.

G.A. GUIDO Sonata n. 6 in La magg.

Adagio – Allegro – Sarabanda – Gavotta

L’ensemble Orfeo Futuro, gruppo strumentale di produzione dell’Associazione Sentieri Armonici, nasce nel 2012 e prende il nome dalla Sonata per violino e basso continuo di don Marco Uccellini tratta dall’opera quarta del 1645. Fa il suo debutto nella XVI edizione del Theate Mvsica Antiqva Festival che si svolge nella città di Chieti e svolge attività concertistica in diverse città in Italia e all’estero. L’obiettivo del gruppo è quello di far rivivere il repertorio cameristico che va dal 1600 ai primi anni del 1800 attraverso l’uso di strumenti originali d’epoca o copie abbinati ad una prassi esecutiva filologica, all’utilizzo di fonti originali necessarie alle performance. L’utilizzo di strumenti storici, risulta essere il mezzo fondamentale per una attenta emissione sonora, strettamente legata all’imitazione della natura e alla voce umana, precetti propri dell’estetica sei settecentesca. I componenti si sono formati presso le scuole più prestigiose del settore e lavorano con artisti del settore come E. Gatti, S. Kuijken, A. Beyer, A.Florio… Il repertorio è vasto e abbraccia gran parte della musica “da chiesa” dei sec. XVII e XVIII con particolare attenzione alla “scuola strumentale napoletana”.