2023 CONCERTI A  PALAZZO TAFFINI SAVIGLIANO

Venerdì 14 aprile ore 21,00 – Savigliano Palazzo Taffini

Le donne di Puccini raccontate attraverso le piu belle e celebri arie d’opera 

Aurellio Pollice pianoforte

Paolo Pollice pianoforte

Venerdì 12 maggio ore 21,00 Savigliano Palazzo Taffini

Omaggio a Maria Callas nel centenario della nascita

Stela Dicusara soprano

Serena Dominici soprano

Alfonso De Filippis musicologo

Leonardo Nicassio pianoforte

Venerdì 14 aprile ore 21,00 – Savigliano Palazzo Taffini

LE DONNE DI PUCCINI

 Le più belle e celebri arie  d’opera  al pianoforte 

Aurelio Pollice pianoforte

Paolo Pollice pianoforte

Nel corso del programma del concerto intitolato Le donne di Puccini saranno eseguite trascrizioni delle principali arie d’opera tratte da Manon Lescaut, La bohème, Tosca, Madama Butterfly, Turandot

G. PUCCINI (1858-1924)

da Manon Lescaut (1 febbraio 1893 Tetro Regio – Torino)
– In quelle trine morbide
– Sola, perduta, abbandonata
da La bohème (1 febbraio 1896 Tetro Regio – Torino)
– Sì, mi chiamano Mimì
– Quando men vo
– Donde lieta uscì
da Tosca (14 gennaio 1900 Tetro Costanzi – Roma)
– Non la sospiri la nostra casetta…
– Vissi d’arte
da Madama Butterfly (17 febbraio 1904 Teatro alla Scala – Milano)
– Un bel dì, vedremo
– Coro a bocca chiusa
– Tu, tu, piccolo Iddio!
da Turandot (25 aprile 1926 Teatro alla Scala – Milano)
– Straniero, ascolta!
– Tu che di gel sei cinta

Aurelio Paolo Pollice si sono diplomati in pianoforte rispettivamente con Sergio Perticaroli al Conservatorio di Roma e con Antonio Ballista al Conservatorio di Milano. Dopo aver vinto, numerosi concorsi pianistici nazionali, importanti, per la loro formazione musicale sono stati gli incontri con i Maestri Vincenzo Vitale, Nunzio Montanari, Massimo Bertucci e Sergio Fiorentino. 

Svolgono un’intensa attività concertistica che li ha portati nelle più importanti città italiane per prestigiose società tra cui, Milano Serate musicali, Napoli Associazione Scarlatti, Palermo Amici della Musica, ed in Austria, Belgio, Bulgaria, Francia, Germania, Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Israele, U.S.A. ed in Messico. Hanno eseguito numerosi concerti per pianoforte a quattro mani e due pianoforti e orchestra con celebri complessi come I Solisti di Sofia, I Solisti di Zagabria, la Camerata Russa, l’Orchestra Filarmonica Polacca… e registrato per Radio FranceRadio VaticanaRadio tre, e Radio Clasica Radio Nacional de Espana

Ospite di prestigiosi festivals internazionali, il Duo ha, tra l’altro, presentato in prima esecuzione assoluta opere di Anzaghi, Boccadoro, Bosco, Del Corno, Molino, Castiglioni, Lorenzini. Insegnano Pianoforte presso il Conservatorio di Vibo Valentia dove svolgono un’intensa ed appassionata attività didattica Tengono corsi e master classes in Italia ed all’estero (Bulgaria, Romania ed Ungheria) con allievi vincitori di numerosi concorsi pianistici nazionali ed internazionali. Aurelio e Paolo Pollice si sono diplomati in pianoforte rispettivamente con Sergio Perticaroli al Conservatorio di Roma e con Antonio Ballista al Conservatorio di Milano. Dopo aver vinto, numerosi concorsi pianistici nazionali, importanti, per la loro formazione musicale sono stati gli incontri con i Maestri Vincenzo Vitale, Nunzio Montanari, Massimo Bertucci e Sergio Fiorentino. Svolgono un’intensa attività concertistica che li ha portati nelle più importanti città italiane per prestigiose società tra cui, Milano Serate musicali, Napoli Associazione Scarlatti, Palermo Amici della Musica, ed in Austria, Belgio, Bulgaria, Francia, Germania, Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Israele, U.S.A. ed in Messico. Hanno eseguito numerosi concerti per pianoforte a quattro mani e due pianoforti e orchestra con celebri complessi come I Solisti di Sofia, I Solisti di Zagabria, la Camerata Russa, l’Orchestra Filarmonica Polacca… e registrato per Radio France, Radio Vaticana, Radio tre, e Radio Clasica e Radio Nacional de Espana. Ospite di prestigiosi festivals internazionali, il Duo ha, tra l’altro, presentato in prima esecuzione assoluta opere di Anzaghi, Boccadoro, Bosco, Del Corno, Molino, Castiglioni, Lorenzini. Insegnano Pianoforte presso il Conservatorio di Vibo Valentia dove svolgono un’intensa ed appassionata attività didattica Tengono corsi e master classes in Italia ed all’estero (Bulgaria, Romania ed Ungheria) con allievi vincitori di numerosi concorsi pianistici nazionali e internazionali.

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Venerdì 12 maggio ore 21,00 Savigliano Palazzo Taffini

Omaggio a Maria Callas nel centenario della nascita

Stela Dicusara soprano

Serena Dominici soprano

Alfonso De Filippis musicologo

Leonardo Nicassio pianoforte

Stela Dicusară, soprano, viene ammessa al Conservatorio “A. Boito” di Parma dove studia sotto la guida del soprano Donatella Saccardi. Si laurea nello stesso conservatorio con lode. Nel 2014 canta in “West side story” di L. Bernstein nel ruolo di Rosalia. Nel 2016 debutta ne “Le nozze di Figaro” (ruolo di Susanna). Nell’ambito della rassegna “Happy Birthday Mister Reich” è soprano secondo nel “Tehillim– Psalm” (1981). Nel 2017 debutta ne “La serva padrona” presso l’Auditorium del Carmine di Parma e presso il Festival Onde Musicali. Nel 2018 debutta in “Hänsel und Gretel” (ruolo di Sabbiolino) presso il Teatro Regio di Parma. Dal 2016 fa parte del sestetto In Liebe, gruppo formato da giovani musicisti con i quali approfondisce i Liebeslieder Walzer op. 52 e op. 65 di J. Brahms. Con loro incide un CD che è stato pubblicato nel 2019 dalla Casa Discografica Da Vinci Classics e si esibisce in svariati concerti a Parma, Rimini, Milano, Padova, Repubblica di San Marino e Ravenna. Partecipa alla rassegna “Prima che si alzi il sipario” tenuta nel ridotto del Teatro Regio di Parma per la presentazione de “Le nozze di Figaro” e “Giovanna d’Arco”. Nel 2019 debutta nel ruolo di Anne nel monodramma “Das Tagebuch der Anne Frank” di G. Frid a Linz in Austria. Debutta anche il ruolo di Carlotta ne “La finta tedesca” e il ruolo di Lauretta in “Gianni Schicchi”. Recentemente ha vinto il secondo premio nel Concorso Lirico Internazionale Crescendi. Partecipa attivamente in diversi recital per il Verdi Off- Festival Verdi di Parma. A novembre 2019 interpreta il ruolo di Alice nell’opera omonima di Stefano Seghedoni per la rassegna di opere MICRON XV edizione. Si perfeziona con Roberto de Candia, Luca Salsi, Daniela Barcellona, Fiorenza Cedolins, Eva Mei, Peter Nelson, Jan Schultsz, Fabio Biondi, Giulio Zappa e Federico Maria Sardelli.

Serena Dominici. Nata a Palermo, consegue brillantemente la laurea magistrale in canto lirico al Conservatorio di Ferrara nel 2013 e nel 2015 in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo (indirizzo Musica) presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna. Inizia sin da giovanissima il suo percorso vocale sul palco del Teatro Massimo di Palermo, dove canta nel Coro di Voci Bianche.  Negli anni ha frequentato masterclass di alto perfezionamento con diversi Maestri: C. Forte, P. Coni, A. Christofellis, A. Juvarra, D. Agiman. Ha registrato un brano per la colonna sonora del film “Anija” di R. Sejko (premio David Donatello 2013). E’ vincitrice del Concorso a ruoli “Primo Palcoscenico” 2013; primo premio al Concorso “Vivart Musica” 2017, sez. canto lirico; finalista (e poi vincitrice del ruolo di Carmen) al Concorso “E. Sordello” 2021. Numerosi i concerti svolti. Tre fra tutti, in ambito sacro: il Gloria di Vivaldi presso S. Salvatore di Palermo e il Requiem di Mozart al Teatro Comunale di Cammarata (AG) nel 2017; lo Stabat Mater di Pergolesi presso il Duomo di Cefalù (PA) nel 2019.  Vari progetti all’attivo, di cui è regista e interprete tra i quali: Viva Sevilla! (voce/nacchere e piano), insieme alla pianista R.Safina, presentato anche al Teatro Massimo di Palermo nel 2017; Racconti d’Opera, in scena nel 2020 sul palco del CaMus di Palermo, insieme al direttore d’orchestra, pianista e compositore A. Maniaci e la danzatrice G.  Riti.  Ha debuttato sia in opere contemporanee che, soprattutto, in opere di tradizione: Falstaff di Verdi (Meg), presso Teatro Comunale di Cesena, Teatro “Rossini” di Pesaro, Teatro “Abbado” di Ferrara (2013); Cavalleria Rusticana di Mascagni (Lola) a Bra (CN) nel 2017 e al Teatro Consorziale di Budrio (BO) nel 2018; Le Nozze di Figaro di Mozart (Cherubino) al Teatro Duse di Bologna – raccogliendo ottime critiche da note riviste online di settore – e Lucia di Lammermoor di Donizetti (Alisa), al Teatro Mazzacorati di Bologna (2019). La Cenerentola di Rossini (Tisbe) presso la sede estiva del Teatro “Borgatti” di Cento (FE); Carmen di Bizet (nel ruolo del titolo) al Teatro “Toselli” di Cuneo, e, successivamente, al Teatro “Guerrieri” di Matera e al Teatro “Lovaglio” di Venosa (PZ), nel 2021.  Nel 2022 debutta in Portogallo, ad Estoril e Lisbona (Coliseu dos Recreios), di nuovo con la Carmen, nel ruolo del titolo.   vestire i panni di Cherubino ne Le Nozze di Figaro di Mozart a Salsomaggiore Terme, con l’Orchestra dei Musici di Parma. 

Leonardo Nicassio ha studiato pianoforte, composizione e direzione seguendo i più rigorosi dettami accademici. Ha sentito però la necessità di esplorare territori che potessero aprire la strada a una formazione più ecclettica, dai confini allargati. Prima di specializzarsi definitivamente nel repertorio operistico è stato perciò pianista per il cinema muto, per la danza classica e agli inizi degli anni 80’ ha operato come polistrumentista in due formazioni pop/rock (chitarra, basso, violino) affinando il gusto per l’improvvisazione.

Si è cimentato in tutti i generi della musica colta, dal solismo al camerismo nelle formazioni più varie, dal duo al decimino, al cembalo nella musica barocca, passando dall’operetta sino all’opera, per la quale si è qualificato fra i più richiesti preparatori di cantanti lirici in Italia e all’estero. Nell’ambito dell’opera ha lavorato in  teatri di città come Biella, Imperia, Imola, Mantova, il Regio di Torino rivestendo i ruoli di maestro di sala e palcoscenico, suggeritore, maestro di coro, concertatore e direttore d’orchestra contribuendo alla diffusione del repertorio lirico tradizionale italiano a giovani cantanti e pianisti provenienti da tutto il mondo.

Alfonso De Filippis, dopo le prime esperienze a Verona si trasferisce a Milano nel 1985 dove si diploma come danzatore, coltivando parallelamente un forte interesse per tutte le forme di arte scenica con corsi, borse di studio e seguendo svariati allestimenti come auditore. Partecipa in quegli anni a produzioni di balletto e di lirica fino ad arrivare all’incontro con Paolo Poli nel 1990 con cui collabora per vent’anni prima come attore e poi anche come aiuto regista e coreografo fino al 2011 in tutte le produzioni con tournèe nazionali, con le firme di Emanuele Luzzati per le scenografie, di Santuzza Calì per i costumi e Jaqueline Perrotin per le musiche e gli arrangiamenti*. Cura allestimento regia e movimenti scenici di alcune opere a Cuneo, Bra, Nichelino, Cento,Budrio nell’ambito del concorso lirico Colzani, con la direzione di Marco Balderi, Aldo Salvagno, e a Varese Ligure, con la direzione di Dan Ettinger, della Berlin Stadt Opera. Cura le coreografie per “Histoire du soldat “ al Festival di Ravenna con la compagnia di Paolo Poli e i solisti dell’Orchestra Toscana. Cura allestimento e testo dello spettacolo di teatro-ragazzi “Barbablù” , con voce narrante di Paolo Poli e scene e costumi di Emanuele Luzzati. Come aIuto regista e coreografo cura l’allestimento di “Favole” con Paolo Poli e quattro attori/danzatori con le maschere i costumi e le scene di Emanuele Luzzati, musiche di Ravel, Poulenc, Prokof’ev. Lavora anche come organizzatore di concorsi e serate di poesia in tutta Italia. Conduce laboratori teatrali anche per principianti per dare non solo i primi strumenti di conoscenza, ma soprattutto la passione e il rispetto per un “lavoro” che non finisce mai, che può solo crescere.  La poesia, dove il sentire interiore diviene condivisione, rimane una delle sue espressioni predilette, avventura e rifugio. Nel 2014 collabora con Micromega come regista, allestendo lo spettacolo “Piccoli Crimini Coniugali” di Éric-Emanuel Schmitt.